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Cosa fa un Brand Strategist e Consulente digitale?

  • Immagine del redattore: lucrezia pratesi
    lucrezia pratesi
  • 12 mag
  • Tempo di lettura: 4 min


ma che lavoro fai?

Quando dico che sono una brand strategist e consulente digitale, vedo sguardi un po’ persi o domande del tipo: “Quindi fai i loghi?”, “Ti occupi di Instagram?”, “Costruisci siti?”, “Fai pubblicità su Google?”.La risposta più onesta è: sì, anche, ma molto di più.

Come Brand Strategist, il mio lavoro parte da un’attenta analisi: studio il mercato, osservo i competitor, ascolto i consumatori. Indago trend e innovazioni per costruire strategie di marca solide, attuali e coerenti con il contesto.Ogni identità di brand che sviluppo è il risultato di un processo ragionato, fondato su dati, insight e una visione chiara del posizionamento.

Come Digital Consultant, traduco quella strategia in scelte operative e strumenti efficaci. Non tutti i canali vanno bene per tutti, né ogni tecnologia è utile a prescindere: il mio compito è individuare le soluzioni digitali più adatte per raggiungere gli obiettivi prefissati e far funzionare davvero la presenza online.


Approfondiamo: Cosa fa una Brand Strategist?


Il mio compito non è solo estetico o comunicativo. È strategico. 

Aiuto aziende, professionisti e progetti a rispondere a una domanda fondamentale ma spesso trascurata: "Perché dovrebbero scegliere proprio te, in mezzo a mille altri?"


Significa lavorare sull’identità di marca in modo profondo:

  1. Capire cosa rende davvero unico un brand (che sia un’azienda o un professionista) significa andare in profondità. È un po’ come chiedere a qualcuno che ti conosce bene di descriverti con sincerità.

  2. Il mio ruolo è proprio questo: individuare i tratti distintivi, la storia autentica e il senso profondo di ciò che rappresenti. Non tutto ciò che comunichi ti definisce: la sfida è riconoscere e valorizzare ciò che ti rappresenta davvero.

  3. Individuare il pubblico reale e saper parlare la sua lingua è uno degli aspetti più strategici (e spesso sottovalutati) nella costruzione di un brand.

    La vera sfida, infatti, non è solo avere un buon prodotto o servizio, ma trovare le persone a cui davvero interessa ciò che offri e capirle in profondità.

    Significa analizzare chi sono, come si comportano, cosa li spinge ad acquistare, con quale frequenza lo fanno, quali bisogni vogliono soddisfare e quali caratteristiche psicologiche e attitudinali li definiscono.

    Solo così è possibile creare una comunicazione che risuoni davvero con chi ti ascolta.

  4. Definire i valori, la personalità e il tono di voce del brand è un passaggio cruciale nella costruzione di un’identità forte e riconoscibile.

    Oggi, più che mai, i consumatori scelgono marchi con cui si sentono allineati: i valori che un brand esprime diventano un elemento di identificazione, un punto di contatto emotivo. Se mi riconosco in ciò che rappresenti, se sento che parli anche un po’ di me, sarò molto più propenso a sceglierti.Lo stesso vale per la personalità del brand: proprio come nelle relazioni tra persone, la vicinanza caratteriale genera fiducia e connessione. Per questo è importante cogliere e valorizzare tutte le sfumature che rendono il tuo brand unico e umano.

    Infine, c’è il tono di voce, che non riguarda solo cosa dici, ma come lo dici. Vuoi essere professionale ma accessibile? Amichevole ma autorevole? Ibrido?

    Scegliere il tono giusto significa decidere come vuoi essere percepito e costruire una comunicazione coerente, autentica e riconoscibile.

  5. Costruire l'immagine in modo coerente con tutto il lavoro strategico fatto a monte, significa tradurre analisi e scelte in elementi visivi e narrativi efficaci.

    Da un lato c’è l’aspetto estetico (logo, palette colori, visual desig) che deve riflettere la personalità e i valori del brand.

    Dall’altro, c’è la dimensione narrativa: lo storytelling, il modo in cui racconti chi sei, cosa fai e perché lo fai.

    Ogni dettaglio, visivo o testuale, contribuisce a creare un’identità chiara, riconoscibile e autentica.

E no, non è solo un esercizio teorico: è ciò che ti permette di posizionarti sul mercato, distinguerti dalla concorrenza e costruire relazioni solide con chi ti sceglie.


Approfondiamo: cosa fa una Digital Consultant?

La parte di digital consulting arriva subito dopo: una volta che sappiamo chi sei e cosa vuoi dire, ci occupiamo di dove e come dirlo.

Il digitale è pieno di opportunità, ma anche di caos. Il mio lavoro è fare chiarezza..

Non devi essere ovunque, devi essere nel posto giusto, nel modo giusto.

Mi occupo di:

  • Scegliere i canali adatti (Instagram? LinkedIn? Sito web? Newsletter?),

  • Creare una strategia di contenuti pensati per il tuo pubblico.

  • Ottimizzare i flussi, usare gli strumenti giusti e automatizzare dove serve,

  • Leggere i dati per capire cosa funziona e cosa invece deve essere rivisto, modificato o eliminato.

  • Fare in modo che ogni cosa che viene pubblicata parli davvero di del brand o professionista.


In sintesi

una Brand Strategist & Digital Consultant si occupa di creare e definire una strategia di marca che unisca l’identità del brand con gli strumenti digitali più appropriati.

Non si tratta solo di progettare contenuti o di scegliere piattaforme digitali. Il lavoro consiste nel guidare le aziende o i professionisti a comprendere chi sono, cosa li distingue e come comunicare il loro messaggio in modo efficace e strategico.

In pratica, aiuta a sviluppare un piano d’azione che unisce branding, comunicazione e digitalizzazione per rispondere agli obiettivi a lungo termine del brand.


 
 
 

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